M’arrecòrde d’u Fògge–L’Archivio/ Novara e Foggia nel 1935 e il ricordo di Peppino Calò

Il primo confronto della storia tra Novara e Foggia risale alla prima giornata del campionato di Serie B del il . Opposto, a fine stagione, il destino delle due squadre: mentre i piemontesi approdavano nella massima serie, il Foggia, dopo gli spareggi disputati a Roma, complice anche una drastica riduzione dei quadri cadetti (sei retrocessioni su diciotto squadre), scendeva, dopo tre stagioni, in serie C. La partita di Novara rispecchia l’andamento stagionale e si conclude con una netta vittoria degli azzurri: 4 – 2. Queste le formazioni:

Novara: Guarisco; Miltone, Checco; Bercellino, Mornese, Frisoni I; Dondi, Mariani, Romano, Versaldi, Rizzotti. All.re: Bekey.

Foggia: Narducci; Lavè, Del Re; Labate, Boniforti, Mussi; Calò, Lorini, Torti II, Di Santo, Pavanello. All.re: Wilheim.

Arbitro: Ghetti di Modena.

La cronaca che leggerete nell’immagine in coda a questo articolo è tratta da ‘Il Nuovo Giornale’. In essa, si rileva l’uscita dal campo per un grave infortunio di Calò. Il Foggia rimaneva in 10 (allora non erano previste le sostituzioni), e soprattutto perdeva per gran parte della stagione quello che sarebbe dovuto essere un punto di forza della rinnovata formazione, Peppino Calò, che avremmo poi affrontato negli anni a venire, da ex, con la maglia della squadra della sua città, il Molfetta, in molti confronti di serie C. Calò, dopo il ritiro dall’agonismo, e una brillante carriera da allenatore, negli anni ’60 dava alle stampe un libro storico, “Retrospettiva del giuoco del calcio pugliese“, dove ricorda con esattezza l’episodio dell’infortunio di Novara:

“Il presidente dott. Alfredo De Biase (…) mi acquistò dalla A.C. Messina, militante in serie B; ne fui felicissimo perché Giosuè Poli, mio concittadino (che aveva già indossato la maglia n. 9 del Foggia) mi aveva sempre parlato con tanto entusiasmo dell’ambiente foggiano, di modo che accettai senza riserve.

Fu per me, però, una annata poco fortunata, poiché a Novara, dopo aver pareggiato i due goals del “Novara”, mentre mi accingevo a tirare in porta, il portiere della squadra ospitante, uscito in tuffo, urtò con le spalle contro lo interno del mio ginocchio destro. Riportai la lacerazione dei tendini esterni e dovetti essere operato colà. Veramente prodighi di attenzioni e gentilezze furono il compianto segretario del Foggia Medardo D’Angiò, il dott. De Biase, il dirigente Gigino Formica e gli stessi giocatori del Novara tra cui lo stesso portiere Guarisco che volle scusarsi per l’incidente, del tutto involontario, come io stesso potevo confermare”.

Abbiamo dunque ritrovato in archivio un lontano precedente negativo, ma la trasferta di Novara non ci è mai stata particolarmente favorevole. Per conseguire una vittoria abbiamo dovuto aspettare il 2007/08, primo ed unico incrocio in Prima Divisione. In serie B non abbiamo mai vinto, sarà dunque arrivato il tempo di toglierci questo dente …

Walter Guarini