M’arrecòrde d’u Fògge – L’Archivio/ Il primo Palermo-Foggia della storia
Palermo – Foggia, “profumo di serie B”, parafrasando il grande Antonio Di Donna. Già, Palermo – Foggia è un duello che davvero profuma di storia, di nobiltà del calcio, e che affonda le sue radici nella notte dei tempi. Occorre infatti risalire al Campionato di Prima Divisione (secondo livello calcistico dell’epoca, dunque, come oggi, una serie B sia pure embrionale) del 1926/27, il primo a carattere interregionale disputato dal Foggia, quando i nostri cominciano a non essere più il classico vaso di coccio tra i vasi di ferro, ma se la battono da pari a pari con la Lazio, con il Bari, con la Roman (una delle progenitrici dell’odierna Roma). Palermo – Foggia è fissata per il 9 gennaio 1927 ma … non si disputa. La società rosanero, in piena crisi finanziaria, ha infatti abbandonato il campionato già dalla fine del girone d’andata (a Foggia era terminata 3 – 0 per i nostri), e dunque, dà forfait. Per la statistica, quindi, il primo Palermo – Foggia annovera una vittoria rossonera, 0 – 2 a tavolino.
E allora, per poter leggere la cronaca di un Palermo – Foggia d’epoca bisogna andare al 1928-29, sempre Campionato Meridionale di Prima Divisione, la cui vittoria, alla vigilia della ristrutturazione dei campionati in gironi unici nazionali, assicura un posto nella nascitura Serie B. Il 16 giugno 1929, nel girone finale, che assegnerà il primato al Lecce, si incontrano in Sicilia (per i rossoneri è la prima trasferta nell’isola) Palermo e Foggia. La vittoria arride nettamente (4 – 0) ai locali, con le reti segnate tutte nel secondo tempo. La cronaca, che esalta le prodezze della prima vera stella del calcio foggiano, il portiere Renato Sarti, è tratta da ‘Il Littoriale‘, ovvero la testata sportiva, con nome chiaramente ispirato al momento storico, che nel dopoguerra diverrà l’odierno Corriere dello Sport.
Da ‘IL LITTORIALE’ del 19.06.1929
Le finali del Campionato Meridionale
Palermo b. Foggia: 4 a 0
La difesa del Foggia, e in modo particolare il miracoloso portiere Sarti, è riuscita a limitare a quattro goals a zero la vittoria del Palermo. La squadra locale ha compensato la prova soltanto discreta offertaci contro il Cagliari, superando i foggiani per correttezza, per continuità, per foga e per fusione, e sbalordendo i competenti. Porcaro sostituiva Cari ammalato, ma in tutto parò tre soli palloni innocui. La nuova ala destra Pecar strabiliò specialmente nella ripresa. Il primo tempo è stato giocato ad una sola porta; il Foggia si è subito stretto tutto in difesa e l’eroico Sarti ha compiuto prodigi. La superiorità del Palermo è divenuta schiacciante nella ripresa. Con uno stretto palleggio il reparto destro dell’attacco palermitano taglia fuori i terzini e al primo minuto Negri fulmina fantasticamente il pallone in rete, rendendo inutile lo stupendo tuffo di Sarti. Al 5’ Lopez fugge, finge di centrare e invece passa a Scioscia, che fulmineo insacca il ball nell’angolo basso della rete foggiana. Al 20’ Pecar finge di tirare e passa invece indietro a Negri, il quale a sorpresa imbrocca l’angolo alto. Al 38’ infine Pecar, ingannati i terzini, segna il quarto goal con un traversone imparabile. Del Palermo tutti emersero; del Foggia, Sarti ha parato l’impossibile e i terzini sono apparsi ottimi; gli altri giocatori volitivi e discreti, ma fallosissimi.
Foggia: Sarti III; Casale, Di Luzio; Rossetti, Saracino, Mussi; De Rosa, Occhionero, Giustacchini, Rosso, Pavanello.
Palermo: Porcaro; Urso, Proietti; Leone, Monti, Ingrassia; Pecar, Negri, Lopez II, Scioscia, Lopez I.
Arbitro: Sig. Migliorini di Roma.
Vi è anche, nella stessa pagina, oltre alla cronaca del match, un commento particolarmente critico della deludente prova foggiana, che per altro comprometteva ogni possibilità di vittoria finale:
La nera giornata in cui è incappato l’undici di Giustacchini, giustifica le apprensioni che si nutrono su questa squadra disperazione degli sportivi foggiani. Lo smacco è troppo netto e convincente perché meriti una qualsiasi scusante. Così gli alti e bassi a cui va soggetto il Foggia, pongono la squadra in una posizione non troppo brillante e affatto rassicurante.
Mi è sembrato interessante riportarlo perché prelude ad un avvenimento, nel suo piccolo, storico. In settimana, infatti, dopo la sconfitta di Palermo, avverrà il primo “esonero” della nostra storia calcistica. Il Foggia, che fino a quel momento, come del resto nelle stagioni precedenti, e come era d’uso in quei tempi pionieristici, era affidato ad una commissione tecnica, formata dall’esperto giocatore Severino Rosso (nel suo passato, prima di Foggia, anche una partita in Nazionale, quando indossava la maglia della Pro Vercelli) nonché dagli “indigeni” Giuseppe Capone e Domenico Formillo, ingaggia un allenatore professionista a tempo pieno. E’ l’ungherese Bela Karoly, che poi guiderà i satanelli per altre tre stagioni fino al 1932, e ne ritornerà alla guida nel 1936-37.
La settimana prossima, invece, non avremo bisogno di “scosse” o “ribaltoni”, giusto? Si va a Palermo, in una grande piazza ed in un nobile teatro calcistico, e ci si va con la giusta fiducia di fare una grande partita, magari anche per “vendicare” quello 0 – 4 di 91 anni fa !
Walter Guarini