Nember, Stroppa e il divario tra sogni, progetti e realtà
E’ un campionato di contrasti quello del Foggia. Quelli ad esempio tra le nubi di un girone di andata preoccupante, con un organico pieno di limiti, e la luce di un girone di ritorno splendido, con una squadra rinata che dà peraltro l’impressione di poter crescere ancora molto. Quelli, ancora, tra le affermazioni di mr. Stroppa, le 7 finali, poi divenute 6, 5, 4, e ora 3, e le prestazioni in campo dei suoi in gare come il derby e quella di Cittadella, decisive nell’ottica di un sogno play off, continuamente avvicinato e sistematicamente svanito. Quelli, infine, che emergono dalle parole di Nember, dondolanti tra idee chiare, progetti già pronti, e tanta voglia di fare, e una realtà societaria che invece resta sospesa, sebbene trapelino dalle stanze dei Commissari sussurri di fiducia per il prossimo futuro. Contrasti come quelli del nostro semaforo, che si riaccende dopo una settimana di luci spente.
SEMAFORO VERDE: Roberto Floriano e Denis Tonucci
Il turn-over, necessario dopo la disfatta di Cittadella, ha fatto riscoprire due giocatori un po’ appannati. Il primo rimasto ai margini dopo il cambio modulo, ma sempre con un alto tasso di produttività in termini di gol e assist. Inedita la posizione di seconda punta, non congeniale alle sue caratteristiche: eppure, ecco il gol, da avvoltoio d’area di rigore, che sblocca il risultato contro lo Spezia , insieme a una prestazione piuttosto positiva. Il secondo fa dimenticare le ombre di Terni e soprattutto mette a tacere quanti ironizzano sulle sue qualità più squisitamente tecniche con una sforbiciata da bustina delle figurine Panini. Complimentissimi.
SEMAFORO GIALLO: Luca Nember e Giovanni Stroppa
Ne abbiamo parlato in premessa. Il ds bresciano delude un po’ le attese del popolo rossonero , che sperava nell’annuncio di una sua permanenza a Foggia. Non è andata così, ma attenzione: non s’è trattato di un incontro con la stampa banale o ripetitivo. Nember ha lanciato i suoi messaggi, non ai tifosi ma ad altri. In particolare, a chi avrà voce in capitolo sul commissariamento, ma forse non solo. Ci auguriamo possano essere ben recepiti. Magari, nelle more del residuo periodo di commissariamento, anche solo affiancandogli un’ulteriore professionalità dirigenziale (un dg?) per “liberarlo” dalle incombenze aggiuntive ed estranee al ruolo di ds. Per quanto riguarda il mister, le parole di stima incrociate con quelle del ds fanno pensare a un destino ancora comune. Che non è detto sia ancora a Foggia. Per ora, restano sospesi. Non pensiamo ancora per molto.
SEMAFORO ROSSO : Cittadella
E’ stata forse la gara più deludente del torneo del Foggia. Magari neanche la peggiore, ma certo quella che ha tradito un po’ le attese, sulla stessa lunghezza d’onda del pareggio nel derby. Forse parlare di “finale” , come ha fatto Stroppa, era esagerato e ha caricato di troppe tensioni una squadra che probabilmente sta arrivando al termine del torneo un po’ col fiatone, dopo la lunga rincorsa del 2018. Ma che pena prendere quei gol, vedere una squadra così molle con una difesa così scollacciata, crollando brutalmente in quello che, a tutti gli effetti, era uno scontro diretto. Specie ora, con le notizie che arrivano da Bari. Che non commentiamo. Meglio pensare a casa nostra.
Giancarlo Pugliese