I NUMERI / Foggia, 2°attacco e peggior difesa; e Olly è metà del potenziale offensivo.

8 giornate di campionate, quasi un quarto di torneo e un cammino finora altalenante del Foggia di Grassadonia: 4 vittorie, altrettante sconfitte, suddivise in particolare in 2 blocchi. Quello delle 3 sconfitte consecutive (Crotone, Palermo e Pescara) e quello, immediatamente successivo, di altrettante vittorie di seguito (Padova, Benevento e Ascoli).

I numeri dei rossoneri sono tutt’altro che banali. Spicca subito a colpo d’occhio il dato dei gol segnati e di quelli subiti. Ma sono dati che possono essere ulteriormente analizzati, scissi e, perchè no, anche interpretati.

“Rubo” allora la palla all’amico Luciano Gallucci, grande appassionato di rilevazioni numeriche e statistiche  (spesso presenti nella sua seguita rubrica di Kick Off “Diamo i numeri”) e provo allora a desumere alcune cifre interessanti, sezionando dato per dato in altre sotto-rilevazioni. Vediamo cosa ne è uscito fuori:

GOL FATTI:

  • Il Foggia ha fatto 14 gol ( 2°miglior attacco del campionato dopo BRESCIA, ex-aequo con BENEVENTO, LECCE e PESCARA);
  • di questi: 10 segnati in CASA (miglior attacco casalingo del torneo), per 9 punti (le vittorie con Carpi, Padova e Ascoli) conquistati in 4 gare, e solo 4 in TRASFERTA (11° dato del torneo) per appena 3 punti (quelli di Benevento) nelle restanti 4 partite;
  • su 14 gol , solo 6 arrivano su azione manovrata mentre ben 8 sono arrivati da palle da fermo, così suddivise : 3 su punizione (Kragl), 1 su rigore (Mazzeo), 2 sugli sviluppi di azione da calcio d’angolo (Tonucci e Cicerelli), 2 sugli sviluppi di calcio di punizione (2 volte Camporese);
  • solo 2 sono di testa (entrambi Camporese, sulle punizioni di cui sopra, contro il Carpi e il Benevento);
  • infine: di questi 14 gol, la metà (7) arrivano su conclusioni da fuori area : 3 Kragl (ovviamente), 2 Cicerelli, 1 Loiacono e Deli.

GOL SUBITI:

  • Il Foggia ne ha presi 15 ( peggior difesa del torneo insieme al Padova);
  • tali reti sono equamente divise tra casa (7: peggior dato del torneo) e trasferta (8: solo 2 squadreCarpi e Padovahanno fatto peggio);
  • di questi 15 gol subiti, 6 arrivano da palle da fermo, di cui 1 sugli sviluppi di un calcio di punizione (Salvi “sporca” di testa la punizione di Trajkovski col Palermo), 1 sugli sviluppi di calcio di rigore (l’orrida azione del tap-in di Tutino, con Deli e Kragl immobili sul limite d’area e il solo Loiacono a contrastate 3 calabresi sulla ribattuta di Bizzarri)  e i restanti 4 sugli sviluppi di azioni da calcio d’angolo;
  • ben 5 (oltre 1/3 del totale) sono gol subiti su colpo di testa (tutti nelle ultime 6 giornate);
  • sempre 4, infine, arrivano su conclusioni da fuori area.

DATI GIOCATORI:

OLIVER KRAGL (alzi la mano chi non lo pensava) è in testa a tutte le classifiche personali :

  • Miglior marcatore: 3 gol, tutti su punizione; seguono Camporese, Cicerelli e Galano con 2;
  • Miglior assistmen: 3 assist, 4 se consideriamo anche il cross per Mazzeo nel gol di Gerbo all’Ascoli; seguono Gori, Carraro, Galano, Deli, Busellato (assist spurio: è il tiro respinto da Perucchini nel tap-in di Galano all’Ascoli) e Mazzeo (come sopra: sul citato cross di Kragl, il bomber salernitano si vede respingere la conclusione dal portiere ascolano, prima che Gerbo ribadisca in rete): tutti a quota 1 assist.
  • Giocatore più presente: 8 presenze su 8 gare, come i soli Bizzarri, Carraro e Martinelli;
  • Giocatore più ammonito: 3 cartellini gialli; a seguire Tonucci, Loiacono, Martinelli, Busellato e Galano con 2.

In altre parole: i numeri dicono che senza Kragl il Foggia perde praticamente la metà del suo potenziale offensivo! Sommando infatti i 3 gol ai 4 assist, il risultato è 7 : nella metà delle reti complessive del Foggia (14) c’è dunque lui.

ALTRE:

  • Il giocatore del Foggia più sostituito è Busellato, con 5 sostituzioni subite su altrettante presenze (il mediano veneto è stato finora praticamente sempre sostituito); seguono Loiacono, Tonucci, Deli e Galano con 3;
  • i giocatori invece più subentrati sono Gori e Cicerelli con 4 sostituzioni fatte; seguono Ranieri e Rizzo con 3;
  • i legni finora colpiti sono 3: dalla traversa su rigore scheggiata da Mazzeo a Pescara, al palo pieno percosso dalla prima punizione di Kragl contro il Padova (la seconda, complice lo spaventato Merelli, sarà gol), fino allo sfortunato legno (interno) preso da Galano a Cosenza;
  • Uno solo è invece il legno “benedetto” finora da Bizzarri: è la traversa sulla cui parte alta si spegne il colpo di testa di Coda, nel finale di Benevento;
  • 18 sono invece le ammonizioni rimediate dai rossoneri finora: una media di 2,25 a partita; leggermente maggiori, 20,  sono invece i cartellini gialli sventolati ai nostri avversari: 2,5 a gara.

CURIOSITA’:

Grassadonia vuole vincere? Se crede alla forza delle statistiche, deve mettere Alberto Gerbo dal 1° minuto: da  titolare per lui 2 vittorie su 2 : il 100%; una “palma” sottratta a Max Busellato dopo la sconfitta di sabato: prima di Cosenza, il n°30 rossonero, infatti, in campo aveva raccolto solo vittorie, ben 4. Ora sono 4 su 5, comunque una buona performance. Per Cristian Galano, invece, 3 su 5 se consideriamo il suo ingresso in campo a Pescara (comunque positivo, visto il rigore procurato), 3 su 4  se consideriamo piuttosto solo le gare da titolare.

Discorso opposto invece per un altro Cristian, foggiano anche lui: il Capitano Agnelli da titolare ha purtroppo raccolto ben 3 sconfitte su 3 (ovvero il filotto negativo da Crotone a Pescara), dato stemperato se consideriamo la sostituzione fatta a Benevento, dove invece arrivano i 3 punti. Un’evenienza che, sia chiaro, non riteniamo indichi alcunchè, a parte la sfortuna: contro Palermo e soprattutto Pescara i rossoneri avrebbero meritato di raccogliere qualcosa in più.  Non va molto meglio a Denis Tonucci: con lui in campo dal 1°minuto, 3 sconfitte su 4 gare (a Crotone, col Palermo e a Cosenza) e 9 gol complessivi subiti; ma il guerriero pesarese era subentrato dopo l’intervallo all’infortunato Loiacono anche contro l’Ascoli, gara in cui invece i 3 punti sono arrivati proprio nella ripresa.

Insomma, i numeri non dicono tutto, ma possono suggerire molto: come valutare infatti la bassa percentuale di gol su azione manovrata da parte dei nostri (meno della metà) e l’incidenza di Kragl, che come abbiamo visto è senza ombra di dubbio un giocatore imprescindibile? e non sono forse troppi anche i gol subiti da palle inattive (40% del totale)?
Noi li offriamo a chi vorrà valutarli. E, sperando di commentare numeri migliori, vi rimandiamo all’appuntamento con Diamo i numeri del nostro Luciano Gallucci, su Kick Off.

Giancarlo Pugliese

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