ORA VIENE IL BELLO…? / La versione di Rino La Forgia

Rino La Forgia
ORA VIENE IL BELLO…?

Molti di noi auspicavano una vittoria in quel di Potenza, poichè gli eventuali 3 punti ci avrebbero ulteriormente tranquillizzati relativamente all’obiettivo principale della stagione. Ed in effetti è così, tant’è che il prossimo tour de force contro delle big ci porta ad affrontarle con sufficiente serenità. Sulla carta infatti il Foggia al momento ha espresso il massimo di ciò che era nelle sue possibilità e lo dimostra il fatto che contro le grandi abbiamo sempre steccato. Parentesi a parte meritano Palermo e Bari (da noi sconfitte), che oltre a fare un campionato mediocre rispetto alle aspettative, sono risultate sconfitte entrambe nell’ultima di campionato. Ora è evidente che abbiamo tutto da guadagnare e chissà che questo Foggia che è in continua crescita, non possa sorprenderci. Andato via il primo posto e dopo aver quasi acquisito (manca la matematica) la salvezza, l’obiettivo è rappresentato dal raggiungimento di una posizione nella griglia dei play off. Personalmente la posizione mi interessa poco, anche se agevolerebbe negli scontri diretti, poichè quello che auspico è invece la continua crescita della squadra, perchè quando arrivi a delle sfide spareggio, lo dice la storia, conta lo stato mentale e fisico, piuttosto che la posizione finale in classifica. Dunque massima curiosità nell’affrontare le prossime sfide. Al momento dunque da applaudire Marchionni e i suoi ragazzi, ma senza scordare che dietro c’è stato anche un gran lavoro e competenza a partire da Corda, a cui abbiamo sempre contestato certi modi di fare, ma è anche giusto rilevarne i grossi meriti. Anzi io li amplifico, poichè oltre la competenza ci ha messo altro. La competenza è certo un merito, ma se poi allo stesso tempo devi fare i conti con il portafogli, subentrano anche altri elementi quali l’intuizione. L’intuizione di rispolverare delle promesse che si son perse per strada, dei ragazzi validi ma frenati da infortuni e via di seguito. Ribadisco, dal punto di vista di certi comportamenti, spesso ho condannato (spero di non ritrovarmi un profilo social creato al momento a rispondermi in un certo modo. Chi vuol intendere…), ma dal punto di vista della professionalità nulla da dire e personalmente nella mia lunga “carriera” da tifoso, lo collocherei ai primi posti come ds. Della società non vorrei parlare perchè si è detto ormai tutto, però faccio fatica a fare un distinguo tra i proprietari (ed eventuali acquirenti) e la squadra. Intanto perchè come detto c’è stato un lavoro a monte, ma poi son quasi certo che se la nostra formazione fosse collocata all’ultimo posto, certe tarantelle basate tutte sull’aspetto economico, probabilmente non si sarebbero verificate. Tradotto se il Foggia va bene, fa gola. Non credo che i 4.000 di Cesena, di Parma, etc, siano rimaste solo negli occhi di chi ha vissuto certe esperienze, ma anche di chi evidentemente fiuta l’affare.
Detto ciò su Potenza-Foggia devo dire che ho visto uno dei migliori approcci alla gara di tutto il torneo, e nonostante (ricordiamolo) assenze rilevanti. Personalità, determinazioni sin dai primi minuti che hanno prodotto la rete di Del Prete. A dire il vero con l’andare dei minuti ero preoccupato perchè la gara si stava incalanando sul piano del nervosismo, temendo per i troppi cartellini gialli, ma per fortuna ci siamo poi calmati. Chiaro che i potentini in alcune circostanze ci hanno fatto soffrire, ma tra una difesa sempre più accorta e qualche incertezza degli avanti avversari, siamo riusciti ad incamerare la vittoria. Personalmente ho apprezzato la prestazione della difesa nel suo complesso (grazie anche all’innesto dell’autore del gol), così da giustificare la rete inviolata da un pò di tempo. Su Fumagalli poi stesso discorso relativo a Corda: evitasse certi comportamenti, sarebbe da chiedersi come mai non abbia navigato in tornei più consoni. Piaciuta poi la prestazione di Kalombo, sempre più diligente, la gara di D’Andrea, la zanzara rossonera, che col tempo sta cucendo la bocca a molti di noi, attraverso un gioco non molto visibile, ma producente. Personalmente inoltre contento della presenza di Dell’Agnello che pur non timbrando il cartellino con una realizzazione, comunque contribuisce molto per la squadra. Il massimo sarebbe in futuro un duo d’attacco con un Curcio ad ispirarli. Ma farei un torto agli altri ragazzi se non dicessi che hanno tutti superato la sufficienza. Ora avanti il prossimo… F. F.

Rino La Forgia