Pagelle Foggia-Ascoli 3-0: i voti – MCPHV?

Il Foggia batte l’Ascoli allo “Zaccheria” e si prepara a regalare punti salvezza alla Ternana,  nella speranza che il Giudice Sportivo, mosso a compassione, gli eviti gli ultimi tre posti. La partita dimostra una volta di più che Stroppa vince solo contro allenatori inesperti: sulla panchina dell’Ascoli siede infatti Dario Cosmi, nipote di Serse, anni sette e mezzo compiuti il giorno di Pasquetta.

Di seguito le pagelle di Foggia-Ascoli, con i voti motivati ai calciatori rossoneri.

Foggia-Ascoli 3-0: le pagelle – MCPHV?

Guarna s.v. Se la cava egregiamente, come tutte le volte in cui non deve fare nulla. Al pari dell’altro portiere, Agazzi, è pure lui un ex, sia nel senso di ex Ascoli che di ex calciatore. Scherziamo, naturalmente: la sua carriera può durare almeno qualche altra settimana

Loiacono 7 Con la fascia di capitano segna il primo gol in serie B, due giornate prima di quanto dovrebbe. La sua esultanza attira l’attenzione del prefetto Mariani, che lo scambia per un tifoso e ne dispone l’immediata chiusura negli spogliatoi

Camporese 6 Impressiona sempre per la capacità di leggere e interpretare al meglio le molteplici situazioni, anche le più complesse, e trovare sempre la chiave di lettura più intelligente. Un momento… no, scusate, questo era il coccodrillo per Milos Forman

Calabresi 6 Stroppa lo conferma titolare dopo il buon esordio con la Cremonese: “Fatti onore Arturo”, lo ha tranquillizzato il mister, che però tra sé pensava “tanto neanche questi passano la metà campo”

Zambelli 6,5 Sfodera un’altra bella prova, sei giorni dopo quella di Cremona: sullo scatto breve lascia sempre indietro Mignanelli, il che la dice lunga su come sia messo Mignanelli sullo scatto breve

Deli 6,5 La sua è una serata da protagonista: si dà da fare in tutti i modi, si fa pure stendere dal portiere ma nonostante i molteplici tentativi proprio non ce la fa a sbagliare il gol dell’uno a zero

Agazzi, quello sbagliato

Agazzi 7 Il migliore: avvia l’azione del gol di Deli con una serpentina irresistibile al limite dell’area e un’apertura al bacio per Mazzeo. Dopo la situazione gli sfugge un po’ di mano: nella ripresa torna in campo travestito da unicorno

Kragl 6,5 Fa quasi tutto lui, ma non compare sul tabellino: tira in porta due volte e arrivano due gol. Nessuno dei due però porta la sua firma. Poi sulla strada del ritorno va a prendere due pizze d’asporto, trova un po’ di folla e quando arriva a casa Alessia ha già mangiato

Nicastro 6 Pronti via e Padella gli assesta una gomitata in faccia che lo fa sanguinare per diversi minuti. L’arbitro Forneau però vede bianconero e nel dubbio fa finta di niente: ha un cuore, lui, mica un bidone della spazzatura

(dal 72’ Duhamel s.v. In tribuna c’è suo fratello, arrivato apposta dalla Francia, e lui ci tiene a non sfigurare. Per questo si tiene costantemente alla larga dal pallone)

Mazzeo 6,5 Un gol e un assist: bottino di tutto rispetto. Poi a fine gara arriva una telefonata: “Uaglieau, siamo di France Football, noi la Scarpa d’Oro te la vogliamo pure dare, ma come facciamo se i rigori non li meni dentro?”. Quel burlone di Duhamel

(dal 72’ Beretta s.v. “Vai, poi a Terni tocca a te”, gli ha detto Stroppa. Prima di scoppiare a ridere)