I risultati del Foggia: sfortuna od altro? E Stroppa se sabato con l’Entella…

La proprietà commutativa è valida sia per le addizioni che per le moltiplicazioni. La regola della proprietà commutativa è: cambiando l’ordine degli addendi della addizione, la somma non cambia; cambiando l’ordine dei fattori della moltiplicazione, il prodotto non cambia. Ed ora rapportiamo al calcio il tutto. Il campionato del Foggia: 22 partite disputate, 22 punti, 5 gare vinte, 7 pareggi e 10 sconfitte, quartultimo posto in classifica, zona play-out. Allo Zaccheria l’ennesimo flop casalingo contro un mediocre Pescara, parente lontano di qualunque squadra mai allenata da Zeman in precedenza, ed è proprio questo il neo di questo Foggia, la sua ormai consolidata incapacità di fare risultato in casa con un pubblico rassegnato o quasi alla “tragedia” calcistica in corso. La peggiore di tutta la storia del Foggia in 93 lunghissimi anni con 11 gare, 1 sola vittoria, 5 pareggi e ben 5 sconfitte. Numeri da brivido se si pensa che le salvezze in campionato si raggiungono con i risultati tra le mura amiche. Normalmente quando le cose non vanno sono due le soluzioni: la più frequente è il cambio del tecnico (esempio lampante è quanto accaduto alle principali antagoniste del Foggia invischiate nella lotta per non retrocedere con Ascoli, Cesena, Pro Vercelli, Brescia, Entella ), l’alternativa ma rara è il cambio dei calciatori, soluzione molto più difficile e complicata, specialmente a gennaio, ma comunque scelta dalla dirigenza foggiana. Il primo esame, in data odierna è stato fallito. Sfortuna, occasioni sbagliate, incapacità nel mandare in rete la palla, mancanza di amalgama, ecc. ecc. ma il risultato riporta tutti indietro alle gare già commentate in precedenza allo Zaccheria . Ed allora come la mettiamo?  Possiamo dire che sarà molto difficile per Stroppa salvare la panchina nel malaugurato caso di una sconfitta a Chiavari? La dura legge del calcio…