Roselli: “Per noi punto importante. Poche squadre organizzate come il Foggia”
Tre pareggi su tre, di cui due (entrambi in trasferta) a reti bianche: è questo il ruolino di marcia del tecnico Giorgio Roselli, da due settimane alla guida dei calabresi. Chiara la sua idea della partita, nelle dichiarazioni di fine gara:
Sono molto soddisfatto di questo pareggio. Avevo visto il Foggia nei filmati, mi era sembrata una delle squadre più organizzate e meglio allenate del girone e posso confermare questa impressione: in campo sanno cosa fare, sicuramente ci sono squadre più attrezzate come qualità dei calciatori, ma poche sono organizzate come il Foggia. Per questo è un punto importante per noi, che ci fa proseguire sulla nostra strada in un momento difficile che stiamo affrontando, tra assenze, giocatori fuori ruolo e varie altre difficoltà che rendono arduo trovare una quadra. Ma lo spirito è quello giusto, i ragazzi ce la stanno mettendo tutta e per un allenatore questo è un fattore di cui essere soddisfatti. La strada è quella giusta? Sinceramente mi è capitato spesso di prendere una squadra in situazioni difficili, ma mai in un momento così avanzato del campionato. Più si va a fondo in un torneo e più è difficile poter incidere per un tecnico, ma ho ragazzi che si impegnano tutti i giorni per imparare e migliorare e questo mi da’ soddisfazione. Poi il nostro è un girone molto difficile, dove ogni errore si paga caro. La mia preoccupazione quotidiana è sapere quanti giocatori disponibili ho per la prossima gara. La partita di oggi? Se all’inizio fossimo riusciti a far bene quelle due o tre cose poteva mettersi bene per noi. Nel primo tempo il Foggia ci ha concesso due o tre situazioni in cui con un passaggio ci saremmo potuti trovare due contro due o due contro uno. Non è successo ed è un peccato, loro sbagliano poco e perciò in quelle occasioni avremmo dovuto castigarli. Per il resto il Foggia, impostando da dietro con tre elementi, ci ha portato a chiuderci ma per larghi tratti lo abbiamo fatto bene, costringendoli a buttare palloni in area che ci hanno consentito di respirare un po’.
Giancarlo Pugliese