SOGNO INFRANTO
….quando riesci a farti imbrigliare da una formazione tutt’altro che irresistibile, permettendole di giocare come predilige, come cioè fosse in trasferta (li abbiamo persino agevolati con la nostra solita massiccia presenza sugli spalti), attraverso giocate elementari e ripartenze velenose, significa che oltre una salvezza meritatissima, davvero non potevamo chiedere altro.
E dire che eravamo partiti bene, ma con l’andare del tempo si capiva benissimo che non riuscivamo a sfondare e che anzi, man mano il cittadella, senza neppure fare cose trascendentali, avrebbe già nel primo tempo costruito l’unica azione da gol (complice anche un’errata valutazione di Loiacono). Nella ripresa le cose per noi son poi addirittura peggiorate. Volendola buttare in battuta, sembrava la classica partita giocata in un pomeriggio assolato dove si fronteggiavano scapoli e ammogliati, sessantenni contro quindicenni. I primi a dettar gioco, forti di una classe ed una esperienza calcistica ed i giovani inizialmente timorosi dinanzi a cotanza padronanza di gioco. Ed ecco che col passare dei minuti e dovendo ricorrere alle bombole d’ossigeno, bastano un pò più di intraprendenza, un pò più di intensità tipica dei ragazzi che la squadra avversaria si scioglie come neve al sole di un ferragosto qualsiasi. E così al Foggia, nonostante un pareggio illusorio, gli è andata pure bene se ne ha presi solo 3. In attacco evanescenti, prevedibili e con episodiche azioni interessanti. Centrocampo lento, impacciato. Difesa a dir poco inguardabile nei duelli coi peperini veneti. Quando sembrava che avevamo ripreso una certa stabilità tra i pali, ecco che l’intero reparto difensivo fa cilecca e in tutto ciò il ragazzotto olandese può fare quello che può: salvare il salvabile anche attraverso le lunghe leve.
Sarà dunque stato il caldo, sarà stato un notevole calo di concentrazione, sarà stata l’assenza di Kragl (che significa non lasciarlo rifiatare a beneficio di altri), ma l’impressione personale è che qualcosa che sfugge sia successo nelle ore o nei giorni precedenti la partita. Bene Noppert, era auspicabile giocasse visto il momento di Guarna (a cui auguro di tornare presto al posto che gli compete: decisamente molti tifosi son andati ben oltre il lecito), ma non mi sarebbe meravigliato se Stroppa l’avesse riproposto (considerato che è tutt’altro che predisposto a variare le proprie convinzioni o a farsi condizionare dalla piazza). Così come fa specie l’ingresso in campo di Floriano ben oltre i soliti 5 minuti finali.
Ora sfumati o quasi i sogni play off, ciò che temo è un ulteriore rilassamento della squadra. Vero che non ci sono più stimoli riguardo a sogni fantastici, ma resta il fatto che servono punti per metterci al sicuro da eventuali penalizzazioni, resta il fatto che a breve incontreremo una salernitana a cui dobbiamo rendere la pariglia per un famoso incontro che ci buttò fuori per tanto tempo dal calcio che conta, resta il fatto che bisogna onorare questo fantastico pubblico (loro gli stimoli li hanno, eccome…), resta il fatto che dobbiamo inoltre onorare questo torneo. Comunque sia c’è rammarico, ma rammentiamo sempre chi eravamo a Dicembre e cosa volevamo fortemente quest’anno. Sempre riguardo poi all’incontro del Tombolato non viene da fare alcuna graduatoria perchè non saprei chi abbia potuto meritare una sufficienza, ma un applauso, il solito applauso a chi la serie A l’ha meritata ampiamente e senza neppure passare dai play off: il pubblico. F.f.
Rino La Forgia