SUPERCURCIO CONTRO LA CRISI/ La versione di Rino La Forgia
SUPERCURCIO CONTRO LA CRISI
Aspettavamo con ansia l’ultimo incontro del Foggia per verificare lo stato di salute e direi che abbiamo tratto anche degli spunti positivi, a partire proprio dal risultato finale che consente di vivere in un clima tutto sommato di serenità, da qui al termine del torneo.
Turris-Foggia ha proposto due formazioni che nel corso del primo tempo si sono date battaglia, e questa già una cosa positiva in casa rossonera, ma evidentemente anche la confusione l’ha fatta da padrona. Qualche azione qua e là a rendere l’attenzione dello spettatore più godibile, tant’è che al 7′ la Turris sprecava malamente la possibilità del vantaggio “appoggiando” letteralmente la sfera tra le braccia del nostro portiere. Al 10′ poi i campani protestavano per un fallo di Kalombo, apparso quantomeno dubbio. Il Foggia replicava al 13′ con Del Prete da un calcio d’angolo che sinceramente avevo già visto in rete e che il portiere avversario, proprio come il Garella dei bei tempi, deviava con i piedi. Così che dopo un bell’intervento del nostro Fumagalli arrivava il vantaggio foggiano in modo assolutamente imprevedibile. Una perla decisamente dal nostro Curcio che si inventava letteralmente una rete che i più rivedranno più volte e che probabilmente risulterà una delle realizzazioni più belle di questa annata. E ci si chiede come mai il nostro cannoniere sia stato “sbolognato” dal Catania così facilmente, così come è un peccato che non giochi stabilmente in categorie superiori. Evidentemente, come abbiamo già notato, dipenderà da stati di forma alquanto altalenanti.
Tornando alla gara non passano che pochissimi minuti che la Turris ritrova il pareggio dopo una mischia a seguito di un calcio d’angolo.
Termina dunque una prima frazione di gioco, dopo avere annotato un’ammonizione del centrale Lorenzini, con un risultato tutto sommato giusto.
Nella ripresa (56′) lo stesso centrale avversario commetteva un’altra ingenuità e dunque il secondo giallo era d’obbligo. Così che la partita sembrava in discesa, almeno sulla carta. Nella realtà i campani sembravano tutt’altro che scossi, tant’è che così come a Bari, la superiorità numerica non si notava affatto, considerando che gli avversari non si chiudevano a difesa del pareggio. E sì che eravamo in superiorità numerica, e si che dopo l’espulsione avevamo tantissimo tempo a disposizione per indirizzare la gara in un certo modo. Nella realtà ho invece temuto addirittura per la beffa, tant’è che al 58′ infatti il nostro portiere doveva deviare un sfera piuttosto velenosa di Giannone.
Così che invece all’80’ un cross di Vitale veniva sciaguratamente deviato nella propria rete da Ferretti. Della serie: con le difficoltà in fase realizzativa che abbiamo, se non ci pensiamo noi, ci pensano gli altri. Chiaro che a quel punto la gara terminava poichè bastava una efficace ripartenza a regalare la doppietta a Curcio. Da rilevare a mio modesto avviso la gara di D’Andrea (infaticabile), del già citato Curcio e di un Agostinone che pare tornare ai suoi livelli.
Ora sarà stata la presenza della Pintus a stimolare i calciatori, sarà stato il desiderio di archiviare al più presto la pratica salvezza, ma sta di fatto che pur non avendo la matematica al cento per cento, possiamo già pensare al futuro. Ed in quest’ottica c’è già il partito di quelli che auspicano rinforzi in ottica play e quelli che si buttano a capofitto alla prossima stagione.
A mio avviso dovessi far parte della griglia in questione, più che un dispendio in danaro, penserei a farmi trovare in forma e soprattutto motivato, perchè se è vero che chi ci precede in classifica ci ha mortificato, è altrettanto vero che in quelle situazioni può succedere di tutto. Ma andiamo per ordine. F.F.
Rino La Forgia