UN -8 CHE RISCALDA I CUORI
Diciamocela tutta, apparentemente l’attenzione era rivolta agli arrivi e partenze dei calciatori rossoneri, rivolta alle prime giornate di ritiro, ma sta di fatto che l’ansia per il secondo grado di giudizio l’abbiamo tenuta nascosta con grande forza, come a scacciare un fantasma. Un fantasma che in realtà poteva pregiudicare tanto o tutto della stagione che da qui a breve inizierà il proprio percorso. Un meno -8 da molti auspicato ma che lascia un tantino interdetti. Alla domanda banale se siamo contenti, la risposta è evidente, ma se si osserva con occhi più distaccati, pur non essendo dei tecnici, ti rendi conto che qualcosa non torna. La considerazione che viene più spontanea è quella che porta a pensare che chi era demandato a decidere, non poteva passare da una richiesta di retrocessione ad un totale scagionamento. “Pareva brutto”, insomma. Ma di fatto, per ciò che emerge, la realtà doveva essere proprio quella ed a questo punto non sò il Foggia Calcio se riterrà opportuno tentare di rivalersi nel “terzo grado”, o meno. L’importante che si ritorni alla normalità, ma non omettendo un atteggiamento apparentemente secondario secondo cui alcuni tesserati hanno inteso patteggiare (tanto con l’estate di mezzo il danno sarebbe stato irrilevante), mentre il resto, con in testa l’ex mister De Zerbi, hanno pensato di portare avanti la loro personale battaglia, forti della consapevolezza di non aver commesso alcunchè. E ciò inevitabilmente portava anche ad allinearsi alla linea difensiva del team foggiano. Ebbene, coraggio che ha portato i propri frutti dal momento in cui sono usciti da certe accuse come lindi e puliti. Bravo De Zerbi e co.. La questione, come detto, non è ancora definitivamente chiusa, vuoi per il terzo grado di giudizio, vuoi perchè l’Entella da qualche parte si presenterà nuovamente come parte interessata (ormai si è entrati nell’ordine di idee che in un qualsiasi contenzioso, anche col fruttivendolo del mercatino, se c’è qualcuno alle nostre spalle, non vi preoccupate, perchè sarà sicuramente un signore da Chiavari a rivendicare qualcosa). Ma noi dobbiamo andare avanti senza scordare chi ha contribuito ed in modo notevole affinchè il giocattolo continuasse a vivere, affinchè i fratelloni Sannella non tirassero i remi in barca. Parliamo di Nember, ormai NemberOne, che ha portato e porterà avanti le questioni tecniche (e non solo) e di Franco Ordine che ha tenuto una sorta di braccio di ferro mediatico contro certe forze occulte (ma non troppo). A costoro sento di ringraziare per l’impegno profuso e perchè no, per l’amore verso i colori rossoneri. F.f.
Rino La Forgia