“Violenza frutto dell’assistenzialismo al Sud”: pioggia di proteste su Alessandro Barbano. La nota del Circolo “Francesco Marcone” di Foggia
“La violenza è frutto della politica parassitaria e assistenziale in una parte del Mezzogiorno” . Sono state queste le discutibili dichiarazioni rese, a commento dei noti gravi ed esecrabili episodi di violenza avvenuti sulla Autostrada A1 tra opposte fazioni di ultras romanisti e napoletani, nel corso di una trasmissione televisiva in onda su un’emittente nazionale lo scorso lunedì (il rotocalco politico “Coffee Break” trasmesso su “La7”, possibile rivederla a questo link) da Alessandro Barbano, giornalista, saggista e attualmente “condirettore” del “Corriere dello Sport” secondo maggiore quotidiano sportivo nazionale. Tali dichiarazioni, francamente poco condivisibili, hanno suscitato un’ondata di proteste verso il quotidiano romano che ha determinato una pioggia di email dirette alla redazione. Non sono mancate neppure proteste ufficiali emesse tramite comunicati stampa da circoli culturali e politici. Abbiamo ricevuto (e volentieri pubblichiamo condividendone le ragioni) quella del Circolo “Francesco Marcone”, associazione culturale della nostra città, che ha stigmatizzato con parole chiare quanto dichiarato dal giornalista del Corriere.
Di seguito il testo del comunicato stampa emesso dal Circolo culturale e politico foggiano:
Abbiamo appreso con vivo sgomento e disappunto dell’intervento reso da Alessandro Barbano, condirettore del Corriere dello sport, nel corso della recente trasmissione “Coffee Break” in onda su “La7”. In essa, nel merito della discussione sugli incidenti avvenuti domenica 8/1 u.s. sulla autostrada A1 tra opposte fazioni di “ultrà”, ha espresso, tra le altre, la seguente dichiarazione:“La violenza è frutto della politica parassitaria e assistenziale in una parte del Mezzogiorno”. A riguardo, Giancarlo Pugliese, socio del Circolo Francesco Marcone di Foggia, ha dichiarato: “Siamo in totale disaccordo con tale affermazione che riteniamo destituita da ogni fondamento, e lo è chiunque conosca il mondo ultrà e la realtà degli esecrabili episodi di violenza ricorrenti in esso. Violenze ormai quasi cinquantennali e peraltro in larga parte, come è facile apprendere anche da banalissime ricerche, diffuso soprattutto nel nord Italia e in particolare nelle regioni Piemonte, Lombardia e Veneto. L’affermazione è inoltre strumentale e forzosa con chiaro attacco non solo all’istituto del RdC (che non c’entra assolutamente nulla con l’episodio in specie), ma in particolare modo alle popolazioni meridionali. Dunque di chiara matrice razzistica e, sul piano politico, di evidente intento di destra e filogovernativo.”
“È bene ricordare che il Mezzogiorno non è affatto assistito dallo Stato – rileva Raffaele Vescera, presidente del Circolo – atteso che la spesa pubblica in Italia per infrastrutture e servizi sociali, come certifica l’istituto di ricerca Svimez, è di 19.000 Euro l’anno per un cittadino del Nord e di soli 15.000 per uno del Sud, con una sottrazione annua di ben 80 miliardi di Euro al Mezzogiorno. Disparità che produce al Sud, una disoccupazione tripla e un reddito procapite dimezzato rispetto al Nord, con conseguente emigrazione di oltre centomila giovani l’anno, un milione in dieci anni, partiti dalle regioni meridionali in cerca di lavoro altrove. Considerato l’attacco portato da questo governo al Reddito di cittadinanza, la cui cancellazione aggraverà le condizioni di povertà per oltre un milione di cittadini, ridando spazio al lavoro nero e malpagato. Condizioni di povertà del Sud che andranno ad aggravarsi con la legge sull’autonomia regionale differenziata proposta dal ministro leghista Calderoli, altrimenti detta secessione dei ricchi, legge che darà ancor di più alle già ricche regioni settentrionali e ancor meno a quelle meridionali.”
Il Circolo Francesco Marcone utilizzerà ogni mezzo, informatico e non, per rendere nota la protesta, chiarendone le ragioni e diffondendola con ogni mezzo onde coinvolgere quanti gruppi quanto più numerosi di lettori del Corriere dello Sport, invitandoli a loro volta a unirsi alla protesta e a manifestarla in ogni modo estendendola anche a inserzionisti e partners.
Il Circolo Francesco Marcone di Foggia
La Redazione
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