Zeman: “Per ora puntiamo al 7° posto. La programmazione per il prossimo anno? Difficile”

Dichiarazioni sicuramente non banali da parte di Zdeneck Zeman nella consueta conferenza stampa pre-partita, alla vigilia di Foggia-Picerno. Il tecnico rossonero ha risposto alle domande dei cronisti presenti in sala “Fesce” soffermandosi su svariati temi. A tenere banco, aldilà del matrch di domani, è stato però quello della programmazione societaria, su cui, è parso chiaro, mister Zeman ha espresso concreti dubbi. Rivelando anche aspetti interessanti dell’ultimo mercato. Ecco le sue dichiarazioni.

LA GARA COL PICERNO – “Il Picerno è una buona squadra. Sicuramente con il nuovo allenatore è migliorato come media punti, mentre come gioco in realtà non ha cambiato molto rispetto all’andata. Oggi giocano con il 4-4-2 e se sono a una sola lunghezza da noi in classifica vuol dire che hanno fatto bene loro, o magari abbiamo fatto male noi. Leonardo Colucci (il tecnico dei lucani, cerignolano doc, con Zeman in A nella Lazio nel 94-95, ndr) è stato con me, un ragazzo serio che mi sembra stia facendo un buon lavoro. Speriamo di poter fare meglio noi domani.”

LA SETTIMANA E I CAMPI – “Questa settimana abbiamo potuto fare una doppia seduta, ma possiamo usufruire del campo FIGC quando non ci sono altre squadre ad allenarsi, come quelle di Cosmano. Purtroppo abbiamo solo questo campo a disposizione, giusto un paio di volte abbiamo potuto allenarci al campo di San Michele (di dimensioni più ridotte e sintetico anch’esso, ndr). Di sicuro una squadra professionistica non può non avere un campo a propria disposizione. La Società dice che sta pagando già l’affitto di 5 campi ma questo è normale se hai dieci squadre (fra settore giovanile e femminile) da far allenare.”

LA SQUADRA E IL MOMENTO  – “Vorrei sempre che la mia squadra giocasse un calcio propositivo, comandando il gioco e non subendolo. Oggi possiamo contare su qualche rientro, come Rocca e Garattoni, che è in grado di giocare dall’inizio. Manca continuità di rendimento? Certamente la squadra nel girone di ritorno non ha reso per quello che poteva e doveva. I motivi sono vari: abbiamo avuto il Covid e tanti infortuni contemporaneamente, in un periodo in cui c’erano da disputare 10 partite in poco più di un mese. Noi avevamo inoltre 6 giocatori arrivati a gennaio, che non considero acquisti (chiarirà meglio il concetto più avanti, ndr), che a causa delle assenze abbiamo dovuto mandare subito in campo ma potendo fare un solo allenamento completo tra una partita e l’altra era difficile inserirli rapidamente nel nostro sistema di gioco, essendo abituati ad un calcio diverso. Ora stanno migliorando anche loro come concetti di squadra e finalmente abbiamo 19 giocatori disponibili. Ed è senz’altro meglio.”

GLI “ACQUISTI” E LA PROGRAMMAZIONE – “Se siamo in linea coi programmi iniziali? La squadra oggi può e deve puntare al 7° posto e penso ce la possa fare. Il discorso di andare avanti con la programmazione invece è un po’ più difficile. Se ho fatto degli errori? Gli errori li fanno tutti. Se ne ho fatti anch’io non ne sono cosciente. Per me questa squadra nel girone di andata ha fatto più di ciò che ci si poteva aspettare e mi ha dato soddisfazione. Poi, per migliorare, io chiedo delle cose che però non riesco a ottenere. A cosa mi riferisco? Sicuramente ai campi di allenamento ma non solo. Dei giocatori non mi posso lamentare: sono molto educati e presenti, si sono sempre comportati bene ed hanno voglia di lavorare cercando di fare il massimo possibile. Poi magari non sono dei fenomeni e non riescono ad ottenere tutto ciò che si vorrebbe sul piano tecnico-tattico. Per gli altri argomenti (in merito al discorso-programmi, ndr) dovrebbe chiarirli la Società. Perchè ho detto che non considero “acquisti” i nuovi arrivi di gennaio? Perchè non si è comprato nessuno in realtà. Tranne Vitali? Sì. Ma parliamo di 15.000 euro , più o meno, ma sparo una cifra, non saprei dirlo con esattezza. Mentre Merkaj è andato via per, non so, 300.000 euro forse. Secondo me, se si voleva migliorare e ottenere risultati subito bisognava investire qualcosa in più. Questi ragazzi invece sono venuti tutti gratis e prendendo solo giocatori gratis è difficile poter fare molto di più.”

Pochi giri di parole insomma, da parte di Zeman. Che faranno discutere, gettando un’ombra sulla condivisione tra staff tecnico-società e più di qualche dubbio sul prosieguo dell’avventura con Zeman e Pavone anche nella prossima stagione. In barba ad ogni (strombazzato ad inizio stagione) discorso “programmazione”.

Giancarlo Pugliese

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